Organizza la tua visita

Monumenti visitabili

9

Ville visitabili

13

Beni in restauro

2

Itinerari proposti

9

Il Sito “Città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto” è formato da 25 componenti, la Città di Vicenza e 24 ville palladiane, che si distribuiscono nel territorio del Veneto su 6 province e 21 comuni.

Per consentire ai visitatori di poter conoscere e visitare le opere del Palladio, si propone un percorso ideale a tappe che, partendo dalla Città di Vicenza, il suo centro storico con i 23 beni palladiani, si dirama in diversi itinerari, distinti per area geografica, che toccano le 24 Ville del Palladio, interessando anche altri interventi palladiani non inseriti nella Lista anche oltre i limiti geografici del Sito (es. opere veneziane e friulane).

Ogni itinerario è  indipendente e con una durata non superiore a una giornata. Ciascun visitatore può pertanto progettare la visita al Sito secondo i propri interessi e disponibilità, suddividendola anche in più giornate e periodi dell’anno.

Poichè non tutte le Ville o beni palladiani sono aperti al pubblico, o lo sono solo limitatamente in  alcuni periodi dell’anno, si consiglia di verificare in anticipo la loro accessibilità prima di organizzare la propria visita. Tali informazioni sono indicate nelle schede di ciascun bene/villa linkabili nella scheda descrittiva dell’itinerario.

 

Città di Vicenza

Per visitare il centro storico di Vicenza con i suoi 23 ben palladiani è possibile fare riferimento al percorso proposto dall’Ufficio IAT di Vicenza  dedicato specificatamente alle opere di Andrea Palladio:  l’ “ITINERARIO PALLADIANO nell’armonia immaginata.

Nel centro storico di Vicenza è presente anche una cartellonistica turistica che permette orientarsi facilmente in città. Le indicazioni segnalano l’“Itinerario Palladiano” e in prossimità della maggior parte dei beni palladiani è collocato un totem descrittivo dell’opera.

 

Le Ville palladiane

Per la visita alle 24 ville palladiane, si propongono 8 itinerari descritti anche anche nella Guida al sito UNESCO (vedi sezione Documenti).